Archivio: cronaca
Nei giorni scorsi i Finanzieri del Comando Provinciale di Bologna hanno sequestrato circa 1.500 prodotti contraffatti (in particolare adesivi, patch, portachiavi, cappellini e spillette metalliche), recanti i segni distintivi di note case automobilistiche e motociclistiche – tra cui “Ferrari”, “Maserati”, “Porsche”, “Mercedes”, “Alfa Romeo”, “Volkswagen”, “Kawasaki”, “Harley Davidson”, “Ducati”, “Vespa”, “Yamaha”, “Triumph” e “KTM”.
di Sara Santini
romagna@vivere.news
Domenica pomeriggio il Soccorso Alpino Emilia Romagna è stato attivato per intervenire nel comune di S.Sofia.
di Sara Santini
romagna@vivere.news
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Imola (BO) hanno salvato un bambino con problemi sanitari che si era allontanato, facendo perdere le tracce. E’ successo alle ore 16 di mercoledì, quando i Carabinieri della Centrale Operativa di Imola hanno ricevuto la telefonata di una barista che chiedeva aiuto per conto di una madre che si era rivolta a lei dicendole di aver perso il figlio di 7 anni che si era allontanato dall’abitazione dei nonni, residenti nelle vicinanze, in cui si trovava ospitato unitamente alla mamma e al papà, a seguito delle operazioni di evacuazione che avevano interessato la loro abitazione situata in zona.
di Sara Santini
redazione@viveremarche.it
I militari del Comando Provinciale di Bologna, nell’ambito delle attività di polizia economico finanziaria a tutela della spesa pubblica nazionale, in sinergia e collaborazione con l’Inps, negli ultimi quattro mesi hanno individuato 39 soggetti che avrebbero indebitamente percepito il reddito di cittadinanza, per un ammontare complessivo di oltre 310 mila euro. Le attività condotte dalle Fiamme gialle felsinee hanno altresì consentito di bloccare l’ulteriore erogazione di integrazioni al reddito riconducibili alla medesima misura, per circa 120 mila euro.
di Sara Santini
romagna@vivere.news
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna hanno individuato tre laboratori, situati nei comuni di Imola e Castel San Pietro, utilizzati per creare orologi da parete recanti marchi contraffatti. Gli orologi venivano realizzati attraverso pantografi, intagliatori e macchine laser che, con l’ausilio di specifici software, permettevano di incidere, su vinili ormai inutilizzati, qualsiasi figura o immagine.
di Redazione